“Esistono tre tipi d’impresa: quelle che determinano gli eventi; quelle che assistono al loro manifestarsi; infine quelle che, quando gli eventi si sono manifestati, si domandano che cosa sia mai accaduto.”

La conoscenza di quanto accade intorno alla sfera dei nostri interessi è indispensabile per non essere colti di sorpresa dall’evoluzione dei mercati e per puntare alla crescita dell’impresa con il raggiungimento dei suoi obiettivi di marketing, sia a breve che a medio o lungo termine. Per fare questo naturalmente bisogna elaborare una strategia che porti risultati concreti con costi sostenibili, oggi più che mai. Il marketing mix è stato l’unico riferimento valido fino a qualche tempo fa, sulla base del quale si decidevano importanti spese pubblicitarie nel tentativo d’intercettare e coinvolgere un possibile futuro cliente. Oggi lo è solo in parte, possiamo tuttavia fare salve tutte le informazioni che questo ci ha lasciato per rielaborare un piano marketing aggiornato che non si occupi, come in passato, esclusivamente della comunicazione “above the line” (media classici come TV, RADIO e GIORNALI) ma sfruttando le nuove possibilità interattive per dialogare e comprendere meglio l’interlocutore, sia questo un consumatore finale (B2C) o una azienda cliente (B2B) e trasferire le informazioni raccolte sul prodotto, sul prezzo, sulla rete vendita e sulla comunicazione che andremo a realizzare. Naturalmente i due business necessitano un approccio completamente differente, a sua volta differente tra settore di business, per segmento di mercato, fino ad essere personalizzato ad ogni azienda, poiché le regole generali esistono e sono valide ma solo a patto che la loro applicazione tenga presente le necessità e le caratteristiche peculiari di ogni singola realtà alla quale ci rivolgiamo.

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